martedì 16 dicembre 2014

Abbey Road - La copertina icona dei Beatles

Nell’agosto del 1969, Iain Macmillan ebbe a disposizione solo una manciata di minuti per realizzare le fotografie vendute qualche settimana fa dalla casa d’aste londinese Bloomsbury per 180 mila sterline, quasi 230 mila euro. Sono forse le foto più famose della storia del rock, quelle della celebre copertina dell’album Abbey Road dei Beatles. Una vera e propria icona imitata numerose volte, una strada divenuta luogo di pellegrinaggio da parte dei fan dello storico gruppo di Liverpool. Un valore quello attribuito alle sei immagini aggiudicate, legato al mito dei Beatles più che a criteri estetici o artistici,  determinato dal soggetto e non dall’autore. Un collezionismo “al contrario” nel quale sembra scomparire l’impronta del rappresentante, oscurata da quella del rappresentato. In verità la fotografia è stata minuziosamente progettata a tavolino, con tanto di layout. Non da Macmillan ma da Paul McCartney. 
Se facciamo riferimento alla celebre frase di Wim Wenders “Se una macchina fotografica riprende in ambedue le direzioni, in avanti e indietro, fondendo le due immagini tra loro in modo che il dietro si risolva nel davanti, allora essa permette al fotografo già nell'istante della ripresa di essere davanti, dentro alle cose, e non separato da loro.”, allora colui che si trova dietro l’obiettivo e viene proiettato davanti, non è Macmillan ma Paul McCartney stesso, ossia uno dei soggetti della foto, nella veste di rappresentato e rappresentante.

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