martedì 18 giugno 2013

Shirin Neshat a Photoespaña

Avete in programma un viaggio in Spagna? Fino al 28 luglio, è possibile visitare Photo España. Quest’anno il festival di fotografia e arti visive, è dedicato al corpo umano e alle sue rappresentazioni. 328 artisti di 42 nazioni espongono le loro opere a Madrid, Cuenca,  Alcalá de Henares,  Alcobendas,  Lanzarote e  Zaragoza. Fuori dai confini iberici, il festival estende le sue mostre anche a Parigi, Berlino e Praga. Nella sezione ufficiale, particolarmente interessante, l’esposizione dell’artista iraniana Shirin Neshat allo spazio Fondazione Telefonica di Madrid. Sono opere quelle di Shirin Neshat nelle quali il corpo riveste una particolare importanza e che rivolgono l’attenzione alla condizione delle donne musulmane. Mani e volti di donne ricoperti di scritte,  di citazioni in farsi da poetesse come Forough Farokhzad e Tahereh Saffarzadeh. Il codice della scrittura si fonde, nelle immagini di Neshat, con quello visivo,  quasi a generare un inedito linguaggio composito. Dal 1974 Shirin Neshat vive e lavora negli Stati Uniti. Nel marzo scorso, una sua stampa del 1999 ai Sali d’argento di 25x33 cm. è stata battuta all’asta da Phillips a Londra per 16.300 euro.

martedì 4 giugno 2013

Gli incubi di Joel Peter Witkin

Si racconta che Joel Peter Witkin, quando era ancora un ragazzo, abbia assistito ad un evento estremamente drammatico. Un incidente d’auto nel quale rimase decapitata una bambina. Vedendo le sue opere non è difficile capire quanto quell’evento abbia inciso sul suo modo di creare e come non sia mai riuscito ad esorcizzare quei fantasmi. La fotografia come terapia. Un modo per allontanare da sè i suoi peggiori incubi. A Firenze, al Museo Alinari, fino al 23 giugno è possibile entrare nel mondo visionario e surreale di questo artista statunitense. La mostra è sconsigliata, dallo stesso museo, ai minori e alle persone sensibili. I soggetti delle 55 opere esposte, per nulla rassicuranti, sono storpi, mostri, nani e figure deformi. Un viaggio tra visioni del subconscio, spinte erotiche e nichiliste. Un'umanità, quella messa in scena da Witkin, che cerchiamo di rimuovere dalla nostra esperienza quotidiana. Non si tratta di semplice fotografia. Siamo di fronte ad una partitura fatta di segni, di significati e significanti da decifrare. Di continui riferimenti alla storia dell’arte. Le opere sono realizzate senza l’uso del digitale, manipolate per mezzo di collage, graffi, lacerazioni e interventi pittorici. Alla recente asta di aprile, da Phillips De Pury, una sua fotografia, particolarmente raccapricciante, è stata aggiudicata per circa 10 mila euro.  Si tratta di uno still life di una testa di una donna morta  e di una scimmia (face of woman – 2004).