giovedì 18 luglio 2013

Amazon: libri, scarpe, pentole a pressione e arte

All’inizio furono i libri, seguiti da ogni altro genere di merce. Ora Amazon ha deciso di entrare anche nel mercato dell’arte. Il gigante dell’ecommerce sembra stia contattando alcune gallerie interessate a collaborare per lo sviluppo di questo nuovo marketplace online. Una nuova piattaforma messa a disposizione dal team di Jeff Bezos per sbarcare in questo ulteriore segmento di mercato. Il modello di business dovrebbe prevedere la sola vendita a prezzo fisso. Non è prevista la modalità asta online che da qualche mese viene invece utilizzata da Christie's.  Un’operazione, quella messa in campo da Amazon, delicata e non priva di incognite. Acquistare un’opera d’arte, una fotografia o un quadro, senza averla vista di persona, sembra essere ancora un problema per molti collezionisti e appassionati di arte. In Italia, anche se l’iniziativa è passata quasi inosservata, Mondadori ha iniziato a proporre delle fotografie fineart attraverso il suo sito http://www.inmondadori.it/regali/foto-artistiche/  .  Le foto degli autori  sono vendute in tiratura aperta, stampate su carta Canson Infinity e certificate secondo la norma ISO 9706. Per il momento sono proposte solo alcune opere di Angelo Cozzi, Mario De Biasi e Giorgio Lotti.

lunedì 8 luglio 2013

Visioni omologate

“Uniformazione, riduzione a un determinato modello, con appiattimento delle differenze e delle peculiarità prima esistenti”. Questa è la definizione che si
può trovare su un comune vocabolario per il termine omologazione. Ed è proprio questo quello che emerge osservando le opere fotografiche della mostra “THE SUMMER SHOW 2013 Commencement” che conclude la stagione espositiva della Fondazione Fotografia di Modena. Vengono esposte, fino al 14 luglio, le opere degli studenti del master biennale in fotografia contemporanea.  Osservando queste immagini si ha quasi l’impressione che l’unica aspirazione di questi “fotografi contemporanei” sia l’omologarsi alla contemporaneità, a ciò che il mercato del contemporaneo esige, generando l’ennesimo sovraffollamento di immagini stereotipate. Imitare la tendenza, fotocopiare autori affermati. D’accordo, tutto è già stato fatto, tutto è stato visto, possiamo solo apportare delle variazioni sul tema, ma annullare la propria personalità,la propria sensibilità, con fare scientifico, frequentando un master per ben due anni, mi sembra troppo. Sicuramente il biennio di studio sarà riuscito a trasmettere le informazioni, le conoscenze tecniche e pratiche per presentarsi con il proprio lavoro al cospetto di galleristi distratti ma, almeno vedendo i risultati, non ha raggiunto l’obiettivo di sviluppare una visione personale, originale e in grado di generare una nuova contemporaneità.
http://www.fondazionefotografia.org/it/exhibition/summer-show-2013/