venerdì 3 ottobre 2014

Richard Prince 2.0

La riappropriazione e la risignificazione di immagini prese da riviste e pubblicità ha permesso a Richard Prince, negli anni ’90, di entrare nella ristretta cerchia delle star dell'arte contemporanea.
L'icona del cowboy Marlboro che, nel 2005 fece registrare una vendita record  da Christie’s, è divenuta il suo marchio di fabbrica. L'opera fotografica, in realtà una riproduzione di una nota immagine pubblicitaria venne battuta all’asta per oltre un milione di dollari.

Oggi, nell'era dei social e della compulsione fotografica online, Prince non poteva non servirsi di Instagram per le sue appropriazioni 2.0. Qualche mese fa, dopo essere stato espulso dal social e successivamente riammesso, ha riprodotto delle immagini condivise da alcuni personaggi famosi, e dopo aver inserito dei commenti, ha caricato queste immagini sul suo profilo. Naturalmente l'operazione "concettuale" non si è fermata qui e Prince ha fatto stampare in grande formato queste nuove opere, successivamente presentate e vendute alla Gagosian Gallery di New York con la solita coda di polemiche e dubbi sulla effettiva proprietà dei diritti di queste fotografie. Di sicuro alla coppia Gagosian/Prince non difetta la furbizia e la capacità di generare interesse e soprattutto nuovi business.

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