Settanta
milioni di immagini. Ogni giorno, in media, su instagram vengono caricate tante
fotografie quante ne venivano realizzate in analogico in un anno. Tutto facile,
tutto reso immediato dalla digitalizzazione e dalla rete. Unico sforzo
richiesto, adattarsi al formato quadrato che ha reso famoso questo social
network dedicato alla fotografia. Anche quest'ultimo vincolo da oggi non
esisterà più. L’ultimo baluardo è caduto sulla spinta della community. Da oggi
si potranno caricare immagini con orientamento orizzontale o verticale.
L’ultimo
vincolo, quello di comporre la foto scattata nel più angusto formato
quadrato, non sarà più richiesto. Nessuna scelta compositiva se non quella
eventualmente fatta sullo schermo dello smartphone. Il formato quadrato che grazie a instagram aveva vissuto una seconda giovinezza, verrà presto
dimenticato dai “selfisti” e da tutti i giovanissimi “postatori”
di serate al ristorante con gli amici.
Il quadrato sarà il ritrovo di
una nicchia di fotografi pensanti o semplicemente un modo per condividere la
propria originalità.
In un suo film, qualche anno fa’, Nanni Moretti affermava:
“anche in una società più decente di
questa, mi troverò sempre con una minoranza di persone. Ma non nel senso di
quei film dove c'è un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un'isola
deserta perché il regista non crede nelle persone. Io credo nelle persone, però
non credo nella maggioranza delle persone: mi sa che mi troverò sempre a mio
agio e d'accordo con una minoranza”.
Ecco, anch’io credo che mi ritroverò
con una minoranza e su instagram continuerò ad usare il buon vecchio formato quadrato.
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