A giudicare dai risultati delle principali aste di fine
anno, la fotografia continua a riscuotere un crescente interesse da parte del
collezionismo internazionale, quello per intenderci capace di spendere cifre da
capogiro per aggiudicarsi un’opera d’arte contemporanea da appendere in un
lussuoso appartamento di New York, Mosca o meglio ancora Hong Kong. Tra
novembre e dicembre dello scorso anno, Sotheby’s, Christie’s e Phillips hanno
messo a segno alcune vendite di tutto rispetto. Oltre all’immancabile Cindy
Sherman, che con una serie di ventuno stampe di piccolo formato ha oltrepassato
i 5 milioni di euro, sono stati soprattutto gli autori storicizzati a farla da
padrone. Eugène Atget, Tina Modotti, August Sander e Julia Margaret Cameron
hanno visto superare i loro precedenti record d’asta. In particolare “Handlanger”, una stampa ai Sali
d’argento di 21x14,8 cm del 1927 di August Sander è stata battuta da Sotheby’s per poco più di 600 mila euro. Sembra quindi
che il mercato si stia indirizzando verso i grandi maestri della fotografia, le
cui opere sono più legate al contesto storico e alla capacità di narrare il
tempo nel quale hanno vissuto e di cui sono stati testimoni. Una scelta
influenzata anche dal fattore rarità, una caratteristica fondamentale per
qualsiasi forma di collezionismo. In quest’ottica la stampa vintage diviene un
vero e proprio moltiplicatore di valore.
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