"Del doman non v'è certezza", scriveva Lorenzo de Medici nella "Canzona di Bacco". Così dovranno forse iniziare a pensare i collezionisti d'arte fotografica. Il mese scorso un giudice distrettuale di New York ha respinto una causa intentata da un collezionista d'arte contro William Eggleston. Il fotografo era accusato di aver infranto la legge con l'emissione di una nuova edizione di alcune immagini d’epoca già vendute in precedenza. Per il giudice, che ha respinto le accuse, i fotografi, possono produrre più edizioni della stessa opera, purchè, al momento della nuova emissione rendano noto quanti multipli della stessa immagine sono già stati prodotti .Jonathan Sobel, aveva acquistato più di 190 stampe dye-transfer vintage di Eggleston. L'artista ha in seguito creato nuove grandi stampe digitali di alcune di queste, vendendole, in un'asta da Christie, per 5,9 milioni dollari. Sobel ha accusato Eggleston di aver così svalutato le sue dye-transfer con la vendita di nuove stampe ai pigmenti delle opere in suo possesso.
Non è questa una sentenza che farà bene alla credibilità del mercato della fotografia a tiratura limitata. Di fatto, con questa interpretazione, le tirature limitate possono rimanere perennemente aperte, con conseguente diluizione del valore delle stampe già acquistate.
Non è questa una sentenza che farà bene alla credibilità del mercato della fotografia a tiratura limitata. Di fatto, con questa interpretazione, le tirature limitate possono rimanere perennemente aperte, con conseguente diluizione del valore delle stampe già acquistate.
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