Ha 32 anni quando, nel 2000, Wolfgang Tillmans vince il prestigioso Turner Prize. Il primo fotografo non inglese al quale viene assegnato il premio dalla Tate Gallery. Affatto semplice avvicinarsi alle opere e alla sensibilità di questo artista tedesco. Nella sua produzione, inquadrature banali si alternano ad immagini di rottura dal carattere esplicitamente violento o pornografico ad altre squisitamente astratte. Vedendo le sue opere sfugge il nesso, il filo comune della sua ricerca, quella riconoscibilità a volte praticata come un mantra da molti artisti. “Sono interessato a capovolgere/ribaltare i pensieri e a mettere in dubbio conoscenze date a priori, il che certo è sovversivo, perché la cosa più difficile per tutti noi è cambiare il nostro punto di vista, o cambiare il nostro comportamento…” con questa dichiarazione Tillmans ha cercato di spiegare il suo lavoro. Negli ultimi tre anni le sue quotazioni, dopo un periodo di stabilità, sono tornate rapidamente a salire. Nel settembre dello scorso anno a New York, Phillips ha battuto una sua opera “Blautopf” per 71.000 euro. Si trattava di un lavoro composto da 10 c-print di cm. 30x40 ognuna.
lunedì 29 aprile 2013
Wolfgang Tillmans - elogio della non riconoscibilità
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venerdì 19 aprile 2013
EXPOSARE - L'incontro tra domanda e offerta
Una delle caratteristiche del web è sicuramente quella di facilitare, in tutti i campi, l'incontro tra domanda e offerta. In fondo anche facebook è un ambiente virtuale nel quale viene facilitato l'incontro tra persone con interessi simili. Probabilmente basandosi su questa considerazione, Anne Clergue, già presidente della fondzione Van Gogh, ha creato il sito EXPOSARE. Presentato la scorsa estate ai Rencontres d'Arles, mette in contatto diretto, gli artisti che vogliono esporre le loro opere e le gallerie, le istituzioni che possono ospitare le mostre. La piattaforma, alla quale è necessario iscriversi (99 euro per gli artisti e 200 euro per le gallerie), permette di visualizzare le opere proposte con tutti i dettagli su tecnica, formati, montaggio e allestimento. L'unico vincolo è che le opere siano disponibili, già pronte per essere esposte. I contatti avvengono direttamente tra gli interessati senza l'intervento dello staff di exposare e senza richiesta di ulteriori commissioni.
Il sito EXPOSARE
Il sito EXPOSARE
lunedì 8 aprile 2013
Le edizioni "illimitate" di William Eggleston
"Del doman non v'è certezza", scriveva Lorenzo de Medici nella "Canzona di Bacco". Così dovranno forse iniziare a pensare i collezionisti d'arte fotografica. Il mese scorso un giudice distrettuale di New York ha respinto una causa intentata da un collezionista d'arte contro William Eggleston. Il fotografo era accusato di aver infranto la legge con l'emissione di una nuova edizione di alcune immagini d’epoca già vendute in precedenza. Per il giudice, che ha respinto le accuse, i fotografi, possono produrre più edizioni della stessa opera, purchè, al momento della nuova emissione rendano noto quanti multipli della stessa immagine sono già stati prodotti .Jonathan Sobel, aveva acquistato più di 190 stampe dye-transfer vintage di Eggleston. L'artista ha in seguito creato nuove grandi stampe digitali di alcune di queste, vendendole, in un'asta da Christie, per 5,9 milioni dollari. Sobel ha accusato Eggleston di aver così svalutato le sue dye-transfer con la vendita di nuove stampe ai pigmenti delle opere in suo possesso.
Non è questa una sentenza che farà bene alla credibilità del mercato della fotografia a tiratura limitata. Di fatto, con questa interpretazione, le tirature limitate possono rimanere perennemente aperte, con conseguente diluizione del valore delle stampe già acquistate.
Non è questa una sentenza che farà bene alla credibilità del mercato della fotografia a tiratura limitata. Di fatto, con questa interpretazione, le tirature limitate possono rimanere perennemente aperte, con conseguente diluizione del valore delle stampe già acquistate.
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