Robert Rauschenberg,
il maestro dei combine paintings, degli assemblaggi su tela di vari
materiali, amava ispirarsi alla realtà. La esplorava attraverso l’obiettivo
della sua rolleiflex. Utilizzava quelle inquadrature come archivio dal
quale attingere per sviluppare le sue ricerche artistiche. A partire dal 1954
le foto iniziarono ad essere parte integrante dei suoi primi combines. L’aspetto fotografico dell’opera di
Rauschenberg è documentato in un bellissimo libro edito in Italia da
Johan&Levi. Nel volume sono presenti le foto che
l’artista statunitense scattò tra il 1949 e il 1962 quando si avvicinò alla
tecnica della serigrafia. Tra queste la cianografia “Female figure” realizzata
con la moglie Susan Weil. Il metodo utilizzato dai coniugi Rauschenberg è molto
simile a quello della serigrafia. Una soluzione di due diversi sali di ferro
veniva stesa sulla carta . Su questa superfice veniva fatta sdraiare la modella
insieme ad altri oggetti. Con una lampada veniva infine impressionata l’emulsione,
passando accanto al corpo della modella. Un procedimento artigianale ed
estremamente affascinante per questa che è stata la prima opera di Rauschenberg esposta al MOMA.
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