lunedì 29 ottobre 2012

Robert Rauschenberg - Female figure


Robert Rauschenberg,  il maestro dei combine paintings, degli assemblaggi su tela di vari materiali, amava ispirarsi alla realtà. La esplorava attraverso l’obiettivo della sua rolleiflex. Utilizzava quelle inquadrature come archivio dal quale attingere per sviluppare le sue ricerche artistiche. A partire dal 1954 le foto iniziarono ad essere parte integrante dei suoi primi combines.  L’aspetto fotografico dell’opera di Rauschenberg è documentato in un bellissimo libro edito in Italia da Johan&Levi. Nel volume sono presenti le foto che l’artista statunitense scattò tra il 1949 e il 1962 quando si avvicinò alla tecnica della serigrafia. Tra queste la cianografia “Female figure” realizzata con la moglie Susan Weil. Il metodo utilizzato dai coniugi Rauschenberg è molto simile a quello della serigrafia. Una soluzione di due diversi sali di ferro veniva stesa sulla carta . Su questa superfice veniva fatta sdraiare la modella insieme ad altri oggetti. Con una lampada veniva infine impressionata l’emulsione, passando accanto al corpo della modella. Un procedimento artigianale ed estremamente affascinante per questa che è stata la prima opera di Rauschenberg esposta al MOMA.

lunedì 22 ottobre 2012

Dal 26 al 28 ottobre gli spazi dell'ex mattatoio di Roma, la Pelanda, ospitano l'Affordable Art Fair. La fiera dedicata alle opere di arte contemporanea dai prezzi accessibili, approda nella capitale dopo il successo dell'edizione milanese. Cinquanta gallerie italiane e internazionali propongono i loro artisti. La sezione Young talents riunisce gli artisti più giovani, under 35. Ampio spazio naturalmente anche alla fotografia. Giunta alla sua 17^ edizione l'Affrodable è ormai considerata un punto di riferimento per chi vuole iniziare a collezionare opere d'arte contemporanea senza spendere grandi cifre e aggiungerei senza inseguire sogni di investimenti lucrosi. Sul sito ufficiale, oltre alle informazioni dettagliate sull'evento, è possibile leggere una piccola guida per chi si avvicina al collezionismo d'arte.
http://affordableartfair.com/rome/

lunedì 15 ottobre 2012

Cy Twombly - espressionismo fotografico

Il Paul Getty Museum di Los Angeles ha recentemente acquistato 29 fotografie a colori realizzate da Cy Twombly. L'artista americano scomparso lo scorso anno, è stato uno dei maggiori esponenti dell'espressionismo astratto. Nella sua vita si è dedicato alla pittura e alla scultura non disdegnando  il mezzo fotografico. La collezione acquistata dal Getty Museum include foto realizzate a Lexington, New York e in Italia dove ha vissuto per un lungo periodo. I soggetti di queste opere sono per lo più, still life, paesaggi e riproduzioni di opere, non terminate, nel suo studio. Le stampe sono state prodotte nel 1990  in Francia, con un macchinario basato sul metodo utilizzato dalle fotocopiatrici. Le opere realizzate con questo procedimento appaiono particolarmente sgranate, quasi un omaggio al pointillisme. Twombly si avvicinò alla fotografia a partire dagli anni 50, ma la sua produzione fotografica è stata conosciuta dal pubblico ed esposta in gallerie e musei, solo negli ultimi anni.


lunedì 8 ottobre 2012

Storie (il reportage è morto ?)


Nel corso dell’ultima edizione del SI Fest di Savignano sul Rubicone è stato assegnato, come ormai di consueto, il Premio Pesaresi. Il progetto premiato dalla giuria è stato “ The Arab Revolt”. Una serie realizzata riprendendo delle immagini da internet, delle polaroid riprese dal monitor. Una scelta, questa, che ha provocato non poche reazioni sul web. L’argomentazione principale degli “indignati” è stata, in sintesi, quella che un premio che dovrebbe celebrare il reportage, non poteva essere assegnato ad un lavoro fatto a distanza, con immagini di altri, seduti comodamente dietro ad un monitor. “Il reportage è morto” è stata la voce che si è levata quasi unanime dalla rete. Quest’onda emotiva ha portato ad interrogarmi sul senso del reportage, sui suoi significati e sulla forza visiva che hanno le storie narrate dai reporter che assistono ad avvenimenti a volte estremamente sconvolgenti . Ho cercato in casa vecchie riviste e libri fotografici. Ho preso le immagini realizzate da autori più o meno conosciuti e le ho fatte a pezzi. Osservando i frammenti strappati e disposti in modo casuale, ho avuto la certezza che il reportage non potrà mai morire. Le storie raccontate continuavano a vivere sotto i miei occhi, a trasmettere emozioni, a evolversi in significati più ampi. La sofferenza, l’ingiustizia, le atrocità commesse in guerre e rivolte, divengono più semplicemente la sofferenza dell'essere umano. La drammaticità di un campo profughi nel nord Africa, si traduce nella sofferenza dei poveri della terra. Pezzi di storie a formare, come in un puzzle, una sola immagine delle tragedie del mondo.
Di seguito alcune immagini della serie.


lunedì 1 ottobre 2012

Dramagraphies - Lo strano mondo di Michel Lagarde

Ormai da più di dieci anni Michel Lagarde si dedica alla produzione delle sue "Dramagraphies". Si tratta di set costruiti dallo stesso autore, modellini e decorazioni che fanno da sfondo alle sue messe in scena. I personaggi di questo universo di fantasia sono interpretati da Lagarde stesso. Improbabili autoritratti per altrettanto improbabili scenografie. Ogni immagine è composta da centinaia di fotografie assemblate con una meticolosa post produzione. Un lavoro dalle dimensioni quasi epiche, documentato in ogni sua parte sul suo interessantissimo sito. Vedendo queste immagini mi è venuto spontaneo l'accostamento ad un altro grande visionario dell'immagine, molto più conosciuto di Lagarde, Paolo Ventura le cui opere sono esposte in questi giorni al festival della fotografia di Roma. Opere meno elaborate di quelle dell'autore francese ma emotivamente di maggiore impatto. Consiglio a chi può, di andare al MACRO di Roma per vedere la mostra "Lo zuavo scomparso" che da sola vale la visita al festival.
http://michellagarde.com/