Le trasformazioni del paesaggio e il loro rapporto con i segni, la presenza sempre più invasiva dell’uomo, sono i soggetti preferiti da Walter Niedermayr. Nato a Bolzano nel 1952, ha iniziato ad indagare con il mezzo fotografico, i luoghi dove il turismo di massa ha preso il sopravvento sulla naturale bellezza del paesaggio. Lo fa senza intento di denuncia, riducendo spesso il luogo e la varia umanità che lo popola, ad uno spazio grafico essenziale. Con la serie “Raumfolgen”, Niedermayr si dedica invece alla rappresentazione di ambienti spesso angoscianti: penitenziari, sale d’attesa e corsie di ospedale. Anche in questo caso lo fa sottoponendo l’immagine ad un processo di riduzione. Il superfluo viene cancellato, lasciando spazio ad un vuoto luminoso che lascia visibili solo gli elementi essenziali.
Le sue opere sono state recentemente esposte a Modena, nella rassegna “Quattro” insieme a quelle di Olivo Barbieri, Vittore Fossati e Guido Guidi. Walter Niedermayr è rappresentato dalla Robert Miller Gallery di New York. Le quotazioni delle sue opere sono in rapida ascesa.
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