“Uniformazione, riduzione a un determinato modello, con appiattimento delle differenze e delle peculiarità prima esistenti”. Questa è la definizione che
si
può trovare su un comune vocabolario per il termine omologazione. Ed è
proprio questo quello che emerge osservando le opere fotografiche della
mostra “THE SUMMER SHOW 2013 Commencement” che conclude la stagione
espositiva della Fondazione Fotografia di Modena. Vengono esposte, fino al
14 luglio, le opere degli studenti del master biennale in fotografia
contemporanea. Osservando queste immagini si ha quasi l’impressione che
l’unica aspirazione di questi “fotografi contemporanei” sia l’omologarsi
alla contemporaneità, a ciò che il mercato del contemporaneo esige,
generando l’ennesimo sovraffollamento di immagini stereotipate. Imitare la tendenza, fotocopiare autori affermati. D’accordo, tutto è già
stato fatto, tutto è stato visto, possiamo solo apportare delle variazioni
sul tema, ma annullare la propria personalità,la propria sensibilità, con
fare scientifico, frequentando un master per ben due anni, mi sembra troppo.
Sicuramente il biennio di studio sarà riuscito a trasmettere le
informazioni, le conoscenze tecniche e pratiche per presentarsi con il
proprio lavoro al cospetto di galleristi distratti ma, almeno vedendo i risultati, non ha raggiunto l’obiettivo di sviluppare una visione personale, originale e in grado di generare una nuova contemporaneità.
http://www.fondazionefotografia.org/it/exhibition/summer-show-2013/
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