White Women, Sleepless Nights, Big Nudes sono stati i primi tre libri fotografici pubblicati da Helmut Newton. E’ questo anche il titolo della mostra che, dopo le tappe al Museum of Fine Arts di Houston e al Museum für Fotografie di Berlino, arriva al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Negli ultimi anni le immagini del fotografo tedesco hanno suscitato il crescente interesse dei collezionisti e sono state battute nelle principali aste internazionali. Le quotazioni sono in costante rialzo e questa mostra itinerante avrà sicuramente effetto sulle prossime vendite. Quando pubblicò il primo libro fotografico, Newton aveva 56 anni ed era già un fotografo affermato. I suoi servizi fotografici erano apparsi su Vogue e il suo stile inconfondibile si andava sempre più affermando. Le donne sensuali e spesso volgari si apprestavano a divenire una costante della sua produzione. La mostra, curata da Mathias Harder e supervisionata personalmente da June Newton, comprende immagini commissionate e altre che mostrano il lato meno conosciuto di questo autore che, più di altri ha saputo incidere sul modo di rappresentare il mondo della moda. La mostra in programma dal 6 marzo al 21 luglio al Palazzo delle Esposizioni è promossa da Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Azienda Speciale Palaexpo ed Helmut Newton Foundation, in coproduzione con Civita e in collaborazione con GAMM Giunti.
giovedì 28 febbraio 2013
martedì 19 febbraio 2013
La perfezione dell'orrore - WPP 2013
La perfezione dell’orrore, verrebbe da dire osservando la foto vincitrice dell'ultima edizione del World Press Photo. Un’icona universale del dolore e della stupidità umana. Fiumi di inchiostro e di byte sono stati utilizzati per descrivere questa fotografia di Paul Hansen. I corpi dei poveri bambini, offerti al nostro sguardo da un gruppo di palestinesi, sembrano uscire dall’immagine. Ad un tratto sembrano penetrare nelle nostre vite, nelle nostre case, nel nostro mondo fatto spesso di cose superflue e inutili affanni. Ma c’è qualcosa in questa fotografia che disturba profondamente. La perfezione, la cura dedicata all’ illuminazione. Fa un po’ impressione pensare al reporter svedese mentre si dedica alla post produzione di questa foto. Curve, livelli, maschere di contrasto, applicate sui volti disperati, sulla folla, sui corpi dei bambini straziati. Una luce, quella di questa foto, troppo uguale a quella delle serie tv che siamo abituati a vedere sui nostri schermi globalizzati. CSI, NCIS, Criminal Minds. Ancora una volta la perfezione dell’orrore. Il rischio è il corto circuito tra finzione e verità. Una verità che sembra, sempre di più, volersi servire dei codici e dei linguaggi della finzione.
lunedì 11 febbraio 2013
Le vintage print di Edward Weston hanno ormai raggiunto cifre da capogiro. Nel 2008 l’opera “Nude” del 1925 è stata battuta da Sotheby’s per 1.609.000 $. E’ questa una delle fotografie di Weston che segnano la sua evoluzione artistica nella direzione dell’astratto. La forma diviene il soggetto principale. Conchiglie, ortaggi, pietre, nudi, divengono all’occhio del fotografo astrazioni, linee e trame di un mondo lontano dalla oggettività della sua visione precedente. Sull'artista statunitense sono già stati consumati fiumi d’inchiostro. Decine di pubblicazioni hanno ripercorso il suo cammino artistico. La sua vita è stata analizzata e descritta in centinaia di articoli su riviste fotografiche. L’editore Skira, in occasione della recente retrospettiva presso la Fondazione Fotografia di Modena, gli dedica un ennesimo libro fotografico. Un volume con 110 fotografie, particolarmente curato e capace di ripercorrere le varie fasi della sua esperienza artistica. E’ possibile acquistare il libro direttamente sul sito della casa editrice.
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lunedì 4 febbraio 2013
ParisPhoto Los Angeles - Lo spin-off
In principio fu Art Basel, la prestigiosa fiera d’arte contemporanea che dalla fredda Svizzera rivolse i suoi sguardi verso il nuovo continente. Art Basel Miami, una sorta di grande circo dell’arte, vistoso ed esagerato come il suo pubblico e la sua ambientazione. Ora è la volta di ParisPhoto e del suo spin-off californiano. Nel mese di aprile i Paramount Pictures Studio ospiteranno la prima edizione di ParisPhoto Los Angeles. Un’apposita commissione selezionerà 80 gallerie e deciderà la sezione della fiera alla quale potranno prendere parte. L’ultima edizione di Paris Photo al Grand Palais ha visto la partecipazione di circa 150 espositori e 50.000 visitatori. Non è difficile immaginare che l’edizione californiana riuscirà nell’intento di superare abbondantemente questi numeri. Meno certo è che non trasformi la fiera parigina in un gigantesco centro commerciale della fotografia.
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