lunedì 28 gennaio 2013

L'Inghilterra di Tom Wood

Da soli, in gruppo, in posa o presi al volo, i personaggi che animano le immagini di Tom Wood, sembrano condividere con il fotografo una intimità profonda. Complici e interpreti consapevoli del modo di raccontare la realtà dell'autore irlandese. Nato nel 1951 nella contea di Mayo, Wood si trasferisce negli anni 70 nei pressi di Liverpool, nella stazione balneare di New Brighton. Qui realizza le sue istantanee. Street photography lontana dall'umorismo tipico del più famoso Martin Parr. Meno incline a provocare sorrisi. In Wood prevale l'intento didascalico. L'irlandese non si erge al di sopra delle persone ritratte, non le giudica, non vi è ricerca del ridicolo e del  kitsch. Wood scende nelle strade e si mescola alla folla che incontra. Perfettamente a proprio agio, così come lo sono i soggetti ritratti.

2 commenti:

  1. Bhe sull'intento ironico o meno si potrebbe discutere... o no: come fare un processo alle intenzioni?
    Io Parr lo trovo ironico ma anche - forse soprattutto - auto-ironico. E poi comunque un giudizio c'è: già nel fatto che il fotografo inquadri questa scena piuttosto che un'altra un giudizio c'è, a mio avviso.

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  2. Ciao Anna, amo molto Parr e la sua ironia ma a volte sembra che si erga al di sopra delle situazioni e che pecchi un po' di elitarismo. Trovo che indugi più del necessario nella ricerca del ridicolo e che si distacchi da quanto documentato. In Wood, al contrario, non trovo questa volontà di smarcarsi dal contenuto delle sue fotografie. Forse, come dici tu, il mio è un processo alle intenzioni, ma non avendo mai fatto una chiacchierata con Parr, non possono che essere mie impressioni :-)). Grazie per il tuo commento e a presto.

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