Digigraphie® , o digigrafia, è un termine che descrive la stampa effettuata con stampanti professionali Epson Stylus Pro con inchiostri UltraChrome™ o UltraChrome™ K3 su carta certificata. Ogni stampa è autenticata imprimendo numero e firma e viene consegnata con un certificato di garanzia. Il vantaggio che Digigraphie® rappresenta per artisti e fotografi è poter controllare in prima persona la qualità della stampa e il numero di copie riprodotte, con la garanzia che ciascun pezzo sarà l’esatta riproduzione dell’originale. La Digigraphie consente infatti agli artisti della fotografia, ai pittori e agli operatori dei musei di tutto il mondo di creare edizioni limitate e certificate dei lavori originali grazie alla più avanzata tecnologia di stampa Epson, che garantisce qualità e durata eccezionali.
L”utilizzo del termine Digigraphie riguarda esclusivamente un”opera realizzata:
• Con una stampante professionale Epson Stylus Pro
• Con inchiostri a pigmenti Epson UltraChromeTM e UltraChromeTM K3
• Su carta certificata
• Autenticata: numerata, firmata dall’artista, contrassegnata dal timbro in rilievo e accompagnate dal suo certificato.
Nell’ambito dell’utilizzo dell’etichetta Digigraphie l’artista si impegna a produrre lavori esclusivamente in serie limitata.
Il concetto di serie limitata viene definito da tre criteri liberamente determinati dall”artista.
• Il numero di copie riprodotte
• Il formato in cui viene riprodotta l’opera
• Il supporto sul quale viene stampata.
Se, per una serie definita, la stampante, la carta o il formato cambia, questa dovrá essere obbligatoriamente oggetto di una nuova serie. L’artista si impegna a non superare il numero di stampe predeterminato, così come indicato dal certificato Digigraphie consegnato ad ogni acquirente di un'opera. Se questi obblighi non fossero rispettati, Epson, tramite il suo Rivenditore grafico certificato, si riserva il diritto di ritirare all”artista il timbro a secco, nonchè il suo riferimento di Artista Digigraphie.
lunedì 31 gennaio 2011
domenica 23 gennaio 2011
La fiera virtuale - Vip art fair
Dal 22 al 30 gennaio è possibile visitare una nuova fiera d'arte contemporanea dalle caratteristiche decisamente originali. Vip Art Fair si svolge esclusivamente su internet e vi partecipano le più importanti gallerie internazionali. Si possono quindi visitare "virtualmente", tra gli altri, gli stand di Gagosian, White Cube, Marian Goodman, Max Hetzler e altre 130 gallerie. La fiera, alla sua prima edizione, è raggiungibile a questo link: www.vipartfair.com/ . Negli stand virtuali delle gallerie si può zoomare sulle opere, vedere filmati con interviste agli artisti o leggerne biografia e testi critici. La visita della fiera avviene senza biglietto di ingresso, occorre però registrarsi sul sito. Per poter acquistare invece, è necessario avere una vip pass fornita da una delle gallerie oppure pagare un ticket di 100 dollari. Tra gli artisti esposti in fiera figurano naturalmente anche molti fotografi tra cui: Thomas Ruff , Sophie Calle, Thomas Struth,Paola Pivi, Richard Avedon e Hiroshi Sugimoto, solo per citarne alcuni.
Inviato da iPad
Inviato da iPad
lunedì 17 gennaio 2011
Fotografia di moda e arte contemporanea
La fotografia di moda sta vivendo un momento magico. Il mondo dell'arte contemporanea l'ha ormai accolta a pieno titolo tra i generi più quotati e venduti. Le stampe di grande formato di Avedon, Newton e altri celebri fotografi di moda degli scorsi decenni, vengono sempre più apprezzate dai collezionisti. Il valore attribuito a queste immagini spesso è anche determinato dalle modelle ritratte. Succede così che, Claudia Schiffer e Naomi Campbel possano far salire, anche di molto, le quotazioni delle opere. È importante notare che spesso il valore economico ed artistico di queste foto non era stato previsto dai loro autori che producevano tali lavori esclusivamente per la pubblicazione su riviste e utilizzi pubblicitari. Un mercato quindi "inventato" a posteriori dalle case d'asta, che dedicano interi lotti a questo genere fotografico, destinato ad avere sempre maggiore seguito e interesse da parte dei collezionisti.
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martedì 11 gennaio 2011
ARTE FIERA ART FIRST
Giunta alla 35^ edizione ARTE FIERA ART FIRST è una delle prime fiere internazionali d’arte moderna e contemporanea nate in Italia. Anche quest’anno, nei locali della fiera di Bologna, dal 29 al 31 gennaio, sarà possibile ammirare il meglio della produzione fotografica contemporanea. Una buona occasione per rendersi conto delle tendenze attuali del mercato e informarsi sulle quotazioni dei lavori che più destano la nostra attenzione. Le 200 gallerie partecipanti saranno suddivise in tre settori: arte moderna, contemporanea e ultime tendenze. Tra le gallerie che trattano esclusivamente fotografia saranno presenti, tra l’altro, PHOTO & CONTEMPORARY (Torino), PHOTOLOGY (Milano), BRANCOLINI GRIMALDI (Roma) e NICOLETTA RUSCONI (Milano). Ampio spazio alla fotografia è comunque dato da molte altre gallerie. Negli stessi giorni per le vie di Bologna sarà possibile imbattersi in varie mostre, eventi e manifestazioni legate alla fiera. Insomma, anche se ultimamente al centro di critiche per lo scarso respiro internazionale, la fiera d'arte di Bologna resta un appuntamento da non mancare.
lunedì 3 gennaio 2011
Metodi di montaggio stampe - DIASEC
Tutti i metodi utilizzati per il montaggio delle stampe fotografiche destinate al mercato dell’arte contemporanea dovrebbero, come prima caratteristica, garantire la durata e la stabilità nel tempo. La maggior parte delle stampe fineart siano esse inkjet o lambda , garantiscono una durata tra i 70 e i 100 anni a seconda delle condizioni di conservazione. Ma se la stampa, dopo il montaggio, viene a contatto con materiali non adatti, la durata della stessa è destinata ad accorciarsi in maniera significativa. Il metodo di montaggio che, più di ogni altro, garantisce la stabilità dell’opera, è il Diasec. Il Diasec è un metodo di montaggio brevettato da Filmolux che consiste nell’incollaggio della stampa tra due materiali rigidi. Parlando di Diasec, è però improprio parlare di incollaggio, in realtà infatti vengono utilizzati due componenti liquidi che aderiscono alla superfici senza l’utilizzo di colle vere e proprie. Questo metodo consente di ottenere un “sandwich" tra la stampa fotografica e due materiali rigidi. Sulla superficie della foto viene applicata in genere una lastra di plexiglass e sul dorso un foglio di alluminio di spessore variabile. In Italia è praticamente impossibile trovare un laboratorio titolare della licenza Diasec e quindi in grado di effettuare questo montaggio. I laboratori italiani utilizzano sistemi simili ma con collanti diversi, che garantiscono comunque una buona stabilità e durata nel tempo, a prezzi notevolmente più bassi di quelli praticati per il montaggio Diasec.
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